Ci troviamo sulle prime pendici dei colli bolognesi, nel territorio di Ponte Ronca in una amena posizione panoramica affacciata sulla pianura padana.
Querce, acacie e siepi di biancospino, rosa canina, pruno selvatico e roverella costituiscono la vegetazione in parte spontanea e in parte reintrodotta e amorevolmente protetta come habitat di animali e insetti utili alla vite e all’ambiente in generale.
Coltiviamo Pignoletto, Sauvignon e Barbera: la resa in uva è intorno ai 60 quintali per ettaro.
Pratichiamo l’ agricoltura biologica e dal 1992 abbiamo la certificazione AIAB e ICEA.
I terreni vocati, il clima favorevole, la pratica dell’agricoltura biologica, la cura nella selezione dei grappoli, i lieviti autoctoni, l’uso limitato dell’anidride solforosa permettono ai nostri vini di esprimere al meglio il territorio (climat).
In particolare:
- La fertilità del terreno è affidata alla corretta gestione dell’inerbimento e al sovescio effettuato con essenze leguminose.
- La difesa contro le malattie fungine è effettuata mediante trattamenti con sali di rame e zolfo in ridottissime dosi.
- La vendemmia avviene manualmente, ad ottimale maturazione fenolica dell’uva cioè a maturazione anche di bucce e semi.
In cantina
Un vigneto coltivato biologicamente permette di raggiungere quasi sempre una buona maturazione dell’uva e di avere bucce dotate di una ricca flora batterica e di buoni lieviti autoctoni: i lieviti che nella nostra cantina fermentano il mosto sono sempre quelli presenti in campagna sulla buccia dell’uva.
La fermentazione con i lieviti autoctoni del nostro vigneto e il limitato tasso di solforosa ci permettono di avere vini con profumi e aromi molto sfaccettati, specialmente nel caso di Barbera e Pignoletto: vini ottenuti da uve difficili in quanto a zuccheri e acidità elevate per la Barbera e abbondanza di polifenoli per il Pignoletto.
In cantina abbiamo il massimo rispetto di ciò che è avvenuto in campagna.